"E ora dove andiamo?" di Nadine Labaki, un film da vedere assolutamente. Da proiettare nelle scuole e nelle piazze, che dovrebbe essere in testa alle classifiche, al posto dei cinepanettoni orripilanti.
Un gustosissimo e importante film, con un profondo messaggio di pace, fatto con la sensibilità di una donna, una provocazione al mondo dei maschi sciocchi e guerrafondai, dominati da imposizioni religiose assurde e anacronistiche, oggi. Purtroppo a questa ipotetica speranza si contrappone la cruda realtà, così come io la vedo.PING PONG MORTALE
Ping pong mortale
Batte Israele risponde Palestina
Chi ha ragione? Non importa
Chi ha cominciato? Non importa
Le stragi dei terroristi fanno a gara
per superare le cariche dei carriarmati
A chi fa più vittime…
A chi fa più vittime…
Chi abbatte più birilli si sente il più forte
nel wargame “Gerusalemme e dintorni”
Ma non vince, non ferma il gioco
Segna solo qualche punto-cadavere in più
nell’interminabile atroce inane partita
E aspetta la risposta dell’avversario…
E aspetta la risposta dell’avversario…
Dall’altra parte della rete -pardon del Muro-
si cerca il colpo ad effetto, risolutore
che non ci sarà
finché rimarranno gli stessi contendenti
così determinati, così equilibrati
finché il Mondo spettatore non si deciderà
a trovare un arbitro capace d’intervenire…
Non vince nessuno, perdono tutti!
Non vince nessuno, perdono tutti!
Chi muore, sorpreso, con la sola colpa
di essere arabo o ebreo
è una pedina sacrificata
sulla scacchiera dell’ipocrisia
per allontanare la fine della partita
per scongiurare la Pace…
Il ping pong mortale deve continuare.
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