Il cerchio si chiude. L’Italia il Paese europeo che può vantare il parlamento con più inquisiti e condannati, oggi può con soddisfazione vantarsi di avere anche il Presidente del Consiglio in odore di condanna, che rimane sospesa e virtuale solo grazie allo scudo protettivo del Lodo Alfano. Fin da quando era stato proposto, tra mille polemiche sterili si era capito che doveva servire a salvare il culo al nostro Cavaliere Nero, che pur scampando a vari processi, temeva molto concretamente quello in arrivo dell’affare Mils. In qualunque altro Paese occidentale civile il semplice sospetto per un reato grave come la corruzione significherebbe le dimissioni del Premier, o quantomeno una forte richiesta di impeachment delle opposizioni e di una larga parte della popolazione, da noi ovviamente è solo tema per stuzzicanti talkshow. Ora, con buona pace del popolo bue degli elettori italiani, possiamo solo aspettarci che venga varata una bella legge per mettere “fuorilegge” tutti quei giudici che osano disturbare il manovratore e i suoi sudditi. Il quale sempre forte del consenso plebiscitario si sente sempre più “simile” a Napoleone, e vive con grande disagio il fastidio di un Parlamento pletorico che disturba i suoi piani di grandezza. Non sappiamo se anche Napoleone amasse raccontare barzellette, certamente non disdegnava le conquiste amorose in virtù del suo potere e questo, unito alla identità della bassa statura, potrebbe costituire un effettivo elemento di similitudine.
In ogni caso, nella sua smania di passare alla storia, ormai Berlusconi ha collezionato un’altra perla
da aggiungere al già ricco profilo, che a detta di alcuni osservatori stranieri si può riassumere in: un raro esempio di barzellettiere, puttaniere e bugiardo vanesio irresponsabile. Il giudizio di chi ragiona con una mentalità diversa dalla nostra è incredibilmente netto ed esauriente. Più spesso è di decisa condanna e di sorpresa per la reazione scialba dell’opinione pubblica, e solo nel tentativo pietoso di commiserazione nei nostri riguardi si riduce all’aspetto comico grottesco della situazione. In effetti, ogni giorno io mi chiedo quanti italiani si rendano conto di essere comprimari in questo spettacolo assurdo e ineguagliabile che passerà alla storia come anomalia eclatante degli anni d’inizio millennio. Un‘epoca socio-politica caratterizzata da un personaggio irreale, se non nocivo come un Mussolini o un Bokassa, certamente incredibile fenomeno da baraccone paragonabile solo a un Caligola che fece senatore il proprio cavallo.
Purtroppo stante l’attuale condizione comatosa dell’integrità mentale di gran parte dell’elettorato italiano è arduo ipotizzare finali come quelli che hanno concluso le carriere di Napoleone e Caligola, e c’è invece da temere un fatidico “moriremo tutti berlusconiani”.
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