lunedì 4 aprile 2011

siamo un Paese da barzelletta

La barzelletta di Berlusconi (video) | Politica | Il Post

cliccare sul titolo per assaporare il Presdelcons nella più terrificante esibizione del suo ricco repertorio

Ogni giorno di più la verità è più amara: siamo un Paese da barzelletta. E non solo perchè al vertice del governo c'è un individuo, grottesco seppur nella sua immensa forza di criminalità e di corruzione, che riempie le cronache delle sue imprese più riprovevoli e di barzellette banali e volgari. (Probabilmente un Signore della barzelletta come Gino Bramieri si rivolta nella tomba a sentire come anche il racconto per far ridere diventi una manifestazione di scurrile ideologia fasciomaschilista) Ma è sopratutto perchè trova sempre un incredibile pubblico disposto ad ossequiarlo, anche quando è fatto da sindaci e da servitori dello Stato (sic!)
Purtroppo la realtà della povera Italia del 150tenario è quella di un Padrone assoluto che dispone di un potere immenso di corruzione che riesce a fare sempre il bello e il cattivo tempo, trovando anche nelle situazioni più difficili il coraggio, da perfetto menefreghista, di sbeffeggiare anche il suo stesso popolo beota, quello dei suoi elettori stupidi o complici, che ne costituiscono la sua stessa ragione d'esistenza.
Comprando all'ingrosso deputati e coscienze varie può ancora rimanere in piedi, anche se immerso in un panorama fetido che spande il suo miasma in tutto il globo, e continuare a complottare, lui sì, con la sua ciurma di servi immorali per mantenere integri i privilegi dei più ricchi e dei criminali più assortiti, con particolare attenzione agli esponenti delle diverse mafie. Infatti le leggi e le "trovate" dei suoi giuristi che hanno lo scopo di salvargli il culo, di fatto comportano un aiuto concreto alla criminalità in genere creando ostacoli e difficoltà all'attività della magistratura.
I giudici che lo perseguono da sempre, semplicemente perchè, lui che è PIU' in tutto, evidentemente lo è anche come IMPUTATO, di mille reati, sono di fatto gli avversari più pericolosi e irriducibili, dei comunisti antelitteram, che sono rimasti-ahimè ma anche per fortuna- l'ultimo baluardo che può difendere la parte buona del Paese dalla incipiente valanga di illegalità e rovina che incombe minacciosa.




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