Il tuo nome,
Peppino
Da poco planato in Sicilia
tra le baracche di un territorio
stremato dal terremoto,
immerso nella lotta di un popolo
stretto tra il dramma e la mafia,
improvviso nella mia vita
irrompe il tuo nome
esplode sconosciuto come un fuoco
sempre più caldo e vivo
col passare degli anni
e io che credevo di fare, di
essere
militante impegnato e coerente
mi sono imbattuto in te
nel tuo impegno, nel tuo ardore
nel tuo coraggio inimitabile…
e da allora, fino a quel corteo
del lontano 9 Maggio 78
tra la gente atterrita di Cinisi
che spiava da dietro gli scuri
di un’atavica impotenza
quel fiume variopinto di giovane
forza
che gridava con rabbia il tuo nome
42 anni sono già passati…
da quel giorno memorabile
in cui una truce menzogna di stato
ha tentato di coprire il tuo
martirio
dipingendoti, come già Giangiacomo
suicida o dinamitardo inesperto…
troppo a ridosso d’un cadavere
eccellente
vittima di un terrorismo imbecille
puntualmente usato per mistificare
infangando la tua e la nostra
volontà
di rivoltare il vecchio mondo
per costruirne uno migliore
di cui tu già ne eri cantore e
poeta…
quante albe e tramonti da quel
giorno
che è deflagrato in molte
coscienze pulite
di donne e uomini storditi
dalle notizie spezzettate e
confuse
che andavano componendo un quadro
in cui l’unica certezza
era che tu non c’eri più…
non ci saresti stato più tra i
compagni
non avremmo più sentito la tua
voce a radio aut
ma da allora il tuo nome echeggia
ovunque
è lievitato fino a coprire i
continenti
è germogliato in menti d’ogni
etnia
ha suscitato emozioni dagli
schermi
favorendo lo sviluppo
di nuove promettenti
consapevolezze…
ogni anno il tuo sacrificio
diventa sempre più ingombrante
per chi aveva pensato da vigliacco
di insudiciare la verità
ma anche in giorni comuni, sempre
tu ci costringi a fare i conti
con la nostra coscienza
con il nostro umore
d’irriducibili…
oggi 2020 è strano il 9 maggio
un virus ignoto ci ha murato
nel terrore della nostra nullaggine
a combattere l’orco globale
che uccide ogni ora di più il
pianeta…
e non c’è il solito cammino di
passi
in tuo ricordo fino alla tua radio
ma tanti video parole e musiche
per non disperdere il tuo
patrimonio
l’unico balsamo il tuo nome,
Peppino
che vivrà per sempre scolpito nei nostri
cuori…
oggi che anche chi sembrava il
nuovo
prosegue col fare poco niente e
male
ho il terrore di pensare che anche
tu
pur con la tua lucida forza
potresti rischiare di rimbalzare
contro il muro di gomma di questa
società
ed essere costretto come me
a sperare solo nell’indennizzo
della storia
Nessun commento:
Posta un commento