Si guarda in giro,
aguzzando la vista per trovare qualche soluzione e a un tratto vede qualcosa di
simile a una Hause, ma stranissima. Si avvicina e nota che è di forma quadrata
senza tetto a cupola, non ha le pareti lisce e lucide e non è metallica, ma al tatto
risulta ruvida e piena d’asperità. Entra, attraverso un
vano privo di pannelli di chiusura, e si trova in una camera quadrata con molti
oggetti sconosciuti che sporgono dalle pareti, senza che siano incassati dentro
e neppure protetti da PlastoSchermi. Addirittura si possono subito toccare!
Vede strane cose
ammucchiate lì dentro, poi è attratta da un PianoDisco che sta appoggiato a
quattro gambe direttamente sul pavimento e le sovviene un nome che aveva
memorizzato nelle sue ricerche: Tavolo, sul quale anticamente gli uomini
facevano di tutto, come mangiare leggere scrivere. Fantastico! I suoi studi e
la sua memoria trovano una puntuale conferma, lì nel MondoProibito, come se
quel modo di vivere fosse ancora in uso.
Curiosando intorno,
scopre ancora oggetti e risposte alle domande che si è posta molte volte. Trova
anche una sorta di CopriTuta di pelle pelosa, con peli lunghi e chiari, che
s’infila addosso accorgendosi quasi subito di quanto tenga caldo, poi riprende
a udire il canto melodioso, che finito il rumore picchiettante della pioggia è
tornato a farsi sentire nitidamente. Esce nell’aria tersa,
coperta per metà dallo strano indumento e, di nuovo “rapita” inesorabilmente da
quel suono, si lancia in una folle corsa nella direzione da cui proviene.
A un tratto le sembra di
scorgere in lontananza la figura di un uomo, o qualcosa che gli assomiglia,
coperto da indumenti come quello che indossa anche Lei, che lo fa sembrare
simile a un animale. La figura corre veloce e scompare presto alla sua vista in mezzo a una
gran quantità d’alberi, molto vicini (“un bosco”, realizza, ma non ricorda di
avere avuto questa Visione). Le sembra una novità
assoluta, rispetto ai riferimenti del Sogno, ma poiché la
figura correva nella sua stessa direzione: “Chissà forse potrei ritrovarla” si
dice con la sensazione di un presentimento.
Più s’avvicina alla
fonte del canto, più si sente preda di quella malìa, e aumenta la sua
eccitazione, diversa da quella provata prima, meno violenta ma in continua
ascesa; la penetra nei pori e insieme alle visioni-guida le dà la certezza di
un imminente grande avvenimento.
Ora percorre una bianca
strada sinuosa che attraversa paesaggi sempre diversi, a ogni curva si aprono
alla sua vista immagini fantastiche, alcune già viste nel Sogno, altre nuove,
inaspettate: Oasi di verde intenso, giardini sfumati di mille colori, specchi
d’acqua argentati, filari di piante fiorite. Il canto è sempre più nitido, più
vicino, sembra proprio di una voce umana ma è inintelligibile, non riesce a decifrare le parole.
D’improvviso, il colore
azzurrognolo dell’aria intorno si tramuta in una delicata fantasia di rosa e
arancio e insieme al canto ode altri suoni, di diverse tonalità, e ancora una
volta le viene in aiuto la sua prodigiosa capacità di memorizzare tutto ciò che
ha appreso, registrandolo con precisi riferimenti (“Deve trattarsi del famoso
cinguettio degli uccelli” pensa).
Si ferma in ascolto, il
cuore le batte forte, si sente pervasa da quell’atmosfera musicale, senza
dubbio deve essere entrata nell’AreaArmonica, tanto citata nelle antiche
documentazioni, ma che il VerticediCultura ne ha sempre negata l’esistenza. NozioniProibite, le
hanno sempre detto, archiviate nei FilesPrimitivi come testimonianze di
fantasie letterarie e niente più.
Ma Lei, appassionandosi
ai suoi studi e alle sue ricerche, aveva finito per capire che si trattava di
brandelli di Verità che loro vogliono nascondere e cancellare, e ora ne ha
sempre di più la conferma.
Da sotto i suoi piedi
viene un continuo ronzio e ricomincia ad avvertire una sensazione di contatto
frusciante.
Si trova ora immersa in
un tappeto di muschio rosato, qua e
là spuntano cespugli con
foglioline rosse che sembrano animate. Ne sente la vellicante
carezza sulla pelle nuda dei piedi e delle gambe, e di nuovo come già era
avvenuto si sente pervadere da intensi fremiti di piacere. Si accorge di avere le
guance infuocate, come quando da ragazzina aveva dovuto affrontare il
GiudizioComplessivo, ma ora è un’eccitazione erotica e non un nervosismo di
paura a dominarla.
Sente l’impulso di
sdraiarsi, di liberarsi d’ogni indumento, di rimanere con il corpo
temerariamente nudo, esposto, e come appoggia le ginocchia sul muschio il
sangue prende a scorrerle velocemente nelle vene e si sente ghermire da mille
abbracci: Ogni parte del suo corpo, è esplorata, graffiata, punta ma non prova
dolore. E’ un continuo totale solletico, intimo, profondo, piacevolissimo.
Si getta in preda a una
pazza smania in mezzo alle macchie rosarancio e si lascia avviluppare dalle
foglioline animate, girandosi continuamente su se stessa per offrirsi
completamente a quel piacere intenso, si strofina mugulando i capezzoli induriti contro i minuscoli rametti, sente il godimento espandersi in tutto il
suo corpo.
Non ode più cantare
fuori, lontano; ora le sgorga direttamente dentro una musica struggente ed è
immersa in una luce vivida abbagliante che non le permette di vedere i contorni
delle cose intorno. Si sente completamente in balìa di quelle sensazioni, è
dimentica delle umane percezioni, avverte come un graduale cambiamento del suo
essere, percepisce un nuovo ritmo delle proprie pulsazioni.
Una colonna di fuoco le
brucia la schiena mentre presenze tattili la frugano ovunque, cercano in
profondità senza alcun ritegno. A un tratto una grande ombra la copre, ed ecco
le sembra d’intravedere i contorni di una figura umana sopra di
lei. Ha l’impressione di
essere stretta in un abbraccio forte, di essere schiacciata da un peso caldo.
Comprende che sta arrivando all’atto conclusivo, quello stesso troppe volte
solo sfiorato, senza averlo mai realmente assaporato, che ora attende e invoca
con una smania sconosciuta.
E’ sdraiata su quel soffice animato tappeto,
sollecitata fino a un punto mai prima raggiunto, a un culmine solo
fantasticato, quando infine la catarsi si compie: Ed è una penetrazione acuta
ma dolcissima, intima che le strappa grida rauche e la fa esplodere in ondate
di piacere sconvolgente.
Così anche l’ultima
Visione del Sogno si è avverata, ha raggiunto la méta del suo Viaggio, ha trovato
la Verità, la sua verità di donna. Per la prima volta nella vita ha provato ciò
che una SocietàAsettica di un FuturoNonAuspicabile le ha negato: l’Orgasmo.
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